La Galleria Andrea Ingenito Contemporary Art è lieta di presentare la mostra collettiva “LA DOLCE VITA A NAPOLI. Franco Angeli | Tano Festa | Giosetta Fioroni” a cura di Andrea Ingenito, che si terrà dal 18 maggio al 30 giugno 2023 (opening 18 maggio ore 18:30).
È ormai noto che la città di Napoli vive, già da qualche anno, un periodo di forte slancio culturale e turistico che ha portato di conseguenza una ricaduta economica positiva sulla città e un ritrovato entusiasmo (grazie anche agli ultimi successi raccolti sia nel calcio con la vittoria del campionato dopo 33 anni che nel cinema con gli Oscar di Paolo Sorrentino e Tony Servillo). Maggio, inoltre, ha sempre rappresentato per la città un mese di grande focalizzazione sull’arte con numerose iniziative istituzionali e private tra le quali più famosa è “Maggio dei Monumenti”. In questa stimolante atmosfera che ricorda in qualche modo la felice epoca romana degli anni Sessanta, la galleria Andrea Ingenito Contemporary Art ha deciso di inaugurare questa mostra dal titolo fortemente rievocativo: “LA DOLCE VITA A NAPOLI” (prendendo in prestito il titolo dal celebre film di Federico Fellini).
Il focus della mostra questa volta è incentrato su tre dei quattro protagonisti della famosa scuola di Piazza del Popolo. Dopo aver già presentato più volte il lavoro del più celebre esponente, Mario Schifano, sia con mostra personale che in diverse mostre collettive, il curatore Andrea Ingenito ha deciso questa volta di focalizzare l’attenzione su Franco Angeli, Tano Festa e Giosetta Fioroni, artisti sui quali sia i Musei, che le fiere, che i collezionisti più esigenti stanno dedicando una nuova e particolare attenzione.
Nella mostra, saranno presenti un’alternanza di opere dei tre grandi maestri privilegiando gli anni Settanta, quelli della consacrazione di ciascuno di essi e quelli delle partecipazioni alle Biennali di Venezia.
Biografie
Franco Angeli ha saputo coniugare in modo originale la tradizione dell’arte italiana con gli stili e i simboli della cultura di massa. Tra le opere esposte ci saranno dipinti che mostrano l’evoluzione stilistica dell’artista rispetto alle opere degli anni ‘60 e la sua capacità di innovazione. Famosa è la serie di opere in cui vengono raffigurati aerei che sorvolano paesaggi ed evocano senso di velocità e movimento e quella degli “Half dollar”, in cui l’artista riprende il simbolo della moneta americana, con l’aquila come elemento centrale, trasformandola in un’opera d’arte attraverso la manipolazione formale ed il contesto artistico. Questa serie fu esposta per la prima volta presso la galleria Arco di Roma nel gennaio 1966.
Tano Festa, invece, ha realizzato opere che esplorano l’essenza della realtà attraverso l’uso di colori accesi e vivaci ed ha contribuito a creare il movimento della pop-art italiana, distinto da quello della pop-art americana, poiché più vicino alla nostra cultura e alle nostre tradizioni.
Agli inizi degli anni Sessanta abbandona la gestualità informale e realizza i suoi primi dipinti monocromi. Protagoniste della mostra saranno le più significative opere realizzate per il ciclo Adamo ed Eva e del peccato originale, il primo realizzato a partire dal 1963 che si caratterizza per i colori vivaci e saturi, che creano un forte impatto visivo e da forme geometriche che si sovrappongono e si intersecano. Il risultato è un’immagine vibrante e dinamica, che rappresenta la bellezza e la vitalità della vita umana. Il secondo ciclo, quello sul peccato originale, si differenzia dal primo per l’utilizzo di colori più scuri e forme più organiche e contorte stanziate in contesto cupo e quasi inquietante.
Giosetta Fioroni, è l’unica figura femminile a far parte della scuola di Piazza del Popolo. È stata la prima dei tre artisti a partecipare alla Biennale di Venezia nel 1956 (e nel 1964), fino ad arrivare a quella del 1993 in cui partecipa con una mostra personale. È un’artista poliedrica che nella sua carriera ha sperimentato diverse tecniche di produzione artistica producendo argenti, tele e disegni realizzati con smalti e vernici industriali, sperimentazioni con l’alluminio e una vasta produzione di sculture in ceramica. Nella sua carriera artistica ha cercato sempre di guardare il mondo con gli occhi di una bambina per non perdere lo stupore causato dalle piccole cose, come afferma essa stessa “In tutto il mio lavoro c’è una specie di matrice comune che è l’infanzia, un’infanzia particolare, vissuta fra elementi molto legati alla visionarietà”.
Diverse sono le mostre a lei dedicate negli anni dalla Galleria (personali: I teatrini/presepi – Museo MADRE Napoli – 2015; Carte anni ’60 – 2015; Capri – 2016; Il Professor di Desiderio – 2019; collettive: Fioroni, Rotella, Schifano – 2016; World on paper. Dialoghi su carta – 2017; Dieciperdieci – 2020; Dieciperdieci II edizione – 2021; Masters – 2022).