Angelo Brescianini è nato Palazzolo sull’Oglio nel 1948 ultimo di quattro figli. All’età di 12 anni partecipa, con altri artisti, alla sua prima collettiva. Frequenta le scuole per disegnatore meccanico conseguendo il diploma.Nel settembre 1966 conosce Olga, con la quale si sposa nel 1973.
Sul finire degli anni sessanta esegue la sua prima scultura in bronzo, attualmente esposta presso l’Istituto Scolastico “Enrico Fermi” di Palazzolo. Sempre nel 1968 effettua il servizio militare a Verona e nel tempo libero dipinge.
Partecipa alla Biennale di Padova con un quadro dal titolo “Dolorosa attesa” (il titolo è forse riferito all’attesa del sospirato congedo), con il quale riceve il suo primo riconoscimento. Al termine del servizio militare è assunto come impiegato in una ditta metalmeccanica quale addetto alle fusioni in ghisa, bronzo e alluminio.
Nel 1978 interrompe la sua collaborazione con la fonderia e decide di aprire un laboratorio attrezzato per ebanisti. Suo padre è considerato uno dei migliori falegnami del paese e Angelo, fin da bambino, ha vissuto il fascino di lavorare legni pregiati respirandone e apprendendone l’essenza. Inizia a progettare e produrre oggettistica d’arte con il tornio e altri attrezzi che dalla fine degli anni settanta, sono i suoi compagni di lavoro per giorni e notti. In questo periodo partecipa anche a fiere e collettive d’arte.
Conosce l’architetto Luca Pastorio, figlio del famoso pittore Ezio Pastorio, con il quale collabora successivamente, anche nello staff artistico della “Spirale Arte“ di Milano. Qui inizia a disegnare e costruire oggettistica in legno dove vengono incastonate piastre in metallo pregiato , bassorilievi, targhe di autori famosi quali: Cassinari, Fiume, Munari, Bonalumi e Kodra.
Con il passare del tempo abbandona la collaborazione, dedicandosi all’arredamento per interni sia come progettista sia come costruttore. Lavora giorno e notte e il laboratorio diviene tutto il suo mondo. L’essenza dei vari legni si diffonde nell’aria, gli spezzoni di tronchi assumono le forme più svariate e fantasiose.
Tavoli, sedie, scrittoi, progettati e congegnati da Brescianini, ottengono il successo tanto sperato e vengono richiesti da collezionisti per arredare le loro case. Produce anche vetri colorati che concepisce e fonde nella vetrerie. Ne risultano opere uniche per i collezionisti. Collabora con architetti, pubblicizzando i suoi lavori su riviste specializzate di settore.
Nel 1991 la morte della sorella provoca in lui un dolore infinito che si tramuterà nella produzione di opere cariche di espressività e ingegno. Per quasi otto anni l’artista rinuncerà gradualmente al lavoro d’arredo, dedicandosi esclusivamente alla ricerca strutturale/cromatica.
La conoscenza dell’artista cinetico Horacio Garcia Rossi, con il quale diviene amico e con il quale collabora assiduamente per anni, lo porta a dedicarsi quasi esclusivamente allo sviluppo e realizzazione di sculture optical in movimento. Nel 1999 la galleria d’arte “L’Ariete” di Ponte San Pietro (Bergamo) organizza una sua personale. È la prima volta che le sue sculture in movimento sono esposte in pubblico. Con la stessa galleria partecipa all’Expo Arte Montichiari nel 2000 ed espone anche presso la galleria “Lo Spazio” di Brescia.
Continua la sua ricerca optical con sculture in movimento da parete. In esse impianta complessi ingranaggi e meccanismi mossi dalla moderna tecnologia. Le sue dinamiche visioni divengono policrome e luminose e fluttuano attraverso schemi cinetici che l’artista concepisce in un mutare continuo di piani e forme.
A partire dal 2008 l’artista partecipa alle fiere d’arte specializzate con la “Minotauro Fine Art Gallery”, di Palazzolo sull’Oglio, dalla quale è rappresentato in esclusiva. Nel 2012 viene allestita, nelle sale espositive del “Museo Del Presente” di Rende (CS), una sua vasta retrospettiva a cura di Antonio Falbo.
Opere di Angelo Brescianini figurano ormai in prestigiose collezioni private e pubbliche, in Italia e all’estero.