James Brown nasce a Los Angeles, in California, nel 1951. Si forma presso l’Immaculate Heart College di Hollywood. Successivamente si trasferisce per alcuni anni in Francia dove frequenta l’Ecole Supérieure des Beaux Arts di Parigi. Viaggia molto in Europa per studiare la pittura rinascimentale e soprattutto medievale in Italia. Nei suoi dipinti mescola la tradizione ed il modernismo, con applicazione pittorica e influenze di arte tribale. Nei primi anni ‘80 inizia ad esporre a New York ed in poco tempo diventa una hit nelle gallerie d’arte ed è seguito assiduamente dalla stampa, si ritrova nella bad painting ed il neo-espressionismo. Nel 1987 sposa Alexandra Condon, che frequentava Storia dell’Arte all’Università di New York. Si erano conosciuti 10 anni prima. Nonostante la sua permanenza in USA, continua a vivere a Parigi. E’ sempre presente nelle gallerie europee, dove il suo lavoro è visto nel contesto di un modernismo europeo. Nel 1995 si trasferisce in Messico, nella valle di Oaxaca con sua moglie ed i figli. Vivono in una hacienda per nove anni ma continua ad esporre in Europa, Stati Uniti e Messico. In Messico collabora con diversi artisti facendo tappeti in un villaggio tra le montagne di Oaxaca. I tappeti sono realizzati seguendo lo stile messicano, tessuto a mano su grandi telai di legno. Brown e la moglie hanno fondato la Cape Diem Press, producendo libri con metodi antiquati e tradizionali. I libri sono stampati in edizioni limitate. Nel 2004 si sono mossi verso la città di Mérida, nello Yucatan. Da allora James Brown ha trascorso molto tempo in Europa, esponendo in Francia, Germania, Italia e Olanda. Il suo lavoro ha assunto diversi stili nel corso degli anni, ma mantiene uno sguardo alla tradizione modernista con gli interessi spirituali dell’arte tribale. Gran parte del suo lavoro è non-realistico ma contiene scene o segni di volti riconoscibili o oggetti. La linea tra rappresentazione e astrazione è spesso di difficile distinzione nel suo lavoro, come il suo più recente ciclo “Firmament series” ovvero espressione astratta che può essere letta anche come riferimento a costellazioni o stelle o gruppi di rocce.