NAPOLI
Dopo un periodo di chiusura forzata dovuta alla seconda ondata della crisi pandemica, la Galleria Andrea Ingenito Contemporary Art di Napoli, riparte con la mostra dal titolo “dieciperdieci”, da Warhol ad Abbamondi, una collettiva dedicata a dieci tra gli artisti più rappresentativi per la Galleria stessa. La mostra, che inaugurerà poco prima delle festività, coincide con l’iniziativa “CONTEMPORANEAMENTE”, di cui il gallerista si è fatto promotore e che ha visto l’appoggio di molte Fondazioni napoletane e del Museo Madre. Un progetto che coinvolge gran parte delle gallerie d’arte, associazioni culturali, fondazioni e spazi no-profit del territorio campano che hanno deciso, insieme, di aprire simultaneamente le porte delle loro sedi espositive. L’intento è quello di dare un forte segnale di unione e ripartenza in un momento così complesso come questo, dettato dalla volontà di portare avanti progetti forzatamente sospesi.
“dieciperdieci” è il titolo della mostra collettiva proposto dalla Galleria Ingenito per chiudere questo 2020, la quale fornisce uno spaccato attraverso dieci opere per dieci artisti che ritraggono e raccontano l’arte contemporanea dagli anni Sessanta ad oggi. L’esposizione prevede opere dallo stile appunto eterogeneo; dai fiori acquerellati a mano di Andy Warhol si passa ad un arazzo policromo di Alighiero Boetti, a cui segue un’opera evocativa e femminile di Giosetta Fioroni: unica donna del gruppo, la quale ricerca nelle icone contemporanee l’aspetto più intimo e malinconico. Dall’infinito flusso di giochi acquatici realizzato da Mario Schifano ci si imbatte nei coriandoli di Tano Festa, in un violino scomposto di Arman sino ad arrivare ad una carta degli anni ’60 di Franco Angeli e ad un olio su tela di Renato Guttuso. Per concludere questo viaggio nell’arte, che parte dagli anni Sessanta e su cui la galleria da sempre lavora, ed arriva ai giorni nostri, “dieciperdieci” presenta con un’opera di Lello Masucci una fusione di colore e materia, una monocromia plastica ed omogenea con Giuseppe Amadio ed una più attuale e sentimentalista con Marco Abbamondi. L’esposizione curata da Andrea Ingenito intende rendere omaggio a questi dieci artisti, da un lato protagonisti delle temperie culturali dagli anni Sessanta e Settanta, dall’altro artisti contemporanei che esplorano forme di espressione nelle diverse discipline artistiche e che si differenziano tra loro per la declinazione estremamente personale ed innovativa.