Nata a Roma il 15 Agosto 1980. Vive e lavora nel Regno Unito.
Principali Mostre personali
2014
– Gravitas. Barbara Nati – Matteo Pugliese. A cura di Claudio Proietti
Casa d’Arte Artribù Roma
– Dibattito contemporaneo. Barbara Nati – Fabio Beconcini
Centro per l’Arte Contemporanea Otello Cirri, Pontedera (PI)
– A journey through illusion. CueB Gallery, London
2013
Unpredictable trees, a cura di Massimo Sgroi.
The Format Contemporary culture gallery, Milano
2011
Le città promesse, a cura di Maria Cristina Strati. Marena Rooms Gallery, Torino
2010
Il Mondo oltre il mondo. A cura di Daniele DeAngelis.
Sponge living Space, Mezzanotte di Pergola
Mostre collettive 2013/2014
– This is Contemporary. Fondazione Bartoli Felter, Cagliari
– Art Summer review. Museo Diocesano, Gaeta (LT)
A cura di Andrea Ingenito Contemporary Art
– Premio Mantegna cercasi. Energia vitale verso Expo 2015. Casa del Mantegna,
Mantova. A cura di Alberto Mattia Martini, Francesca Baboni, Stefano Taddei
– L’Arte per l’Articolo 9. Installazione collettiva permanente.
A cura di Roberto Ippolito. Ex Cartiera latina, Parco dell’Appia antica, Roma
– ArtProtagonist prize. Ca’ dei Carraresi, Treviso. A cura di Maurizio Pradella
– I have a dream too. Marena Rooms gallery, Torino. A cura di Monica Trigona
– The wisdom of escape. Emily Allchurch, Suzanne Moxhay, Barbara Nati.
A cura di Rachael Hill. Nancy Victor gallery, Londra
– Fuori dal buio. A cura di Massimo Sgroi. Art&Co gallerie, Caserta
– Neo:artists Prize 2013 mostra dei finalisti. Bolton, UK
– Weird and wonderful, CueB Gallery, London. Curata da Franco La Russa
– Il fantastico Differente, Barbara Nati, Karin Andersen, Ernesto Morales.
A cura di Massimo Sgroi. Art&Co gallerie, Parma
– Otherness, Barbara Nati, Ernesto Morales, Matteo Sanna.
A cura di Massimo Sgroi. Art&Co gallerie, Caserta
– Cork street open exhibition, Cork street gallery, Londra
Selezione collettive precedenti
– MAD Procoio, Antiquarium, Latina. A cura di Fabio D’Achille
– aquAquae a cura di Fabio Carnaghi, Villa Rusconi, Castano Primo (MI)
– Techne. Creatività scientifica applicata Centro Congressi, Parma
– EcoBrain, a cura di Martina Cavallarin. Ecomondo, Rimini fiere
– Art Below, Angel Underground Station, London
– Metamorfismi. Identità e Alterità. A cura di Carlo Sala. Fornace di Asolo
– Digital Brains. Artandgallery, Milano. A cura di Alessandro Trabucco.
– Uova d’artista. Palazzo Comunale, Tredozio (FC). A cura di Riccardo Avenali
– Urban Cut. Lanificio Factory, Roma. A cura di Manuela Contino Inside Art
– ISEA electronic arts symposium 2009. Waterfront Hall, Belfast
– Intervento artistico ad hoc. Ormeau Baths Gallery, Belfast
– Corpus Dominae, MAC, Mondolfo (PU). A cura di Cristina Muccioli
– Alterazioni, Galleria AUS18, Milano. A cura di Chiara Canali.
– Arte&Sud: a cura di Antonio Arévalo, Villa Fortuna di Aci trezza (CT)
“Ad oggi il mio lavoro affronta tematiche sociali ed ambientali con un approccio stilistico contaminato dove storia, arti visive e comunicazione pubblicitaria si mescolano per proporre una formula nuova, in cui l’arte torna a rivestire un ruolo demagogico servendosi di un linguaggio burlesco e di un alfabeto versatile e universale.
Le informazioni visive di cui mi nutro provengono da diverse fonti espressive e le mie fotografie rappresentano un passaggio temporale opposto alla verità. Disorientate da illimitate possibilità di sviluppo, le mie immagini sono consapevoli dell’ineluttabile e amaro cedimento nella realtà concreta, e ne sono testimoni conniventi. Questo è uno degli aspetti che denunciano la mia esperienza precedente nel campo della pubblicità. Dettagli mimetici sono componenti della mia inesauribile ossessione per gli oggetti ordinari innestati su altre forme attraverso un linguaggio allegorico teso a scardinare ogni falsa certezza. Ogni scenario, apparentemente, è un invito a guardare di nuovo cio’ che pensiamo essere assodato e mette in crisi l’ingenua fiducia in cio’ che comunemente pensiamo essere reale e magari non lo e’. Le incongruenze prospettiche nelle ultime serie garantiscono una profonda reazione da parte dello spettatore, chiamato a fornire un’interpretazione razionale attraverso fosche metafore di un futuro prossimo.
I messaggi densi che fuoriescono sono concentrati sull’idea di “inversione”, vale a dire sulla possibilità di offrire allo spettatore un punto di vista opposto a quello previsto e prevedibile.
Il procedimento tecnico attraverso il quale raggiungo il risultato desiderato conferisce un ruolo primario alla fase di postproduzione rispetto alla fase di cattura delle immagini “dal vero”. D’altra parte, l’immagine non può definirsi propriamente artificiale: essa è piuttosto la condizione preliminare che dischiude la possibilità stessa di ogni artificio tecnico. Sarebbe dunque incongruo pensarla a sua volta come il prodotto di una tecnica. Nel mio sforzo di analizzare il caos che regna sotto la superficie della realtà proietto paesaggi e personaggi in un diverso ambito espressivo e il mio sguardo alla realtà, anche la più sconcertante, è sempre carico di ironia e leggerezza, nel senso in cui la intendeva Italo Calvino, invocata quale magico strumento dell’arte per reazione al peso del vivere.